Siti Archeologici

Siti archeologici nel Comune di Santa Marinella
Villa delle Grottacce
Villa delle Grottacce

VILLA DELLE GROTTACCE è una villa marittima costruita nel I secolo A.C. All’epoca i patrizi romani erano proprietari di ville extracittadine usate come dimora di ozio e come risorsa economica. Spesso infatti ville di questo tipo potevano essere ville rurali, in cui si svolgevano attività legate all’agricoltura, alla produzione di olio, grano, vino e altri prodotti primari che poi venivano venduti. Villa delle Grottacce, situata sulla costa, era il luogo ideale per svolgere la pesca, allevare e lavorare il pesce. Inoltre, la sua posizione la rendeva una risorsa privilegiata per le attività commerciali. Il mare, infatti, offriva una via diretta verso Roma. Maggiori informazioni; experiencelazio.com

Ponte Romano
Ponte Romano

PONTE ROMANO È interessante notare come molte delle antiche strade romane siano state concepite per scopi strategico-militari e per collegare i centri importanti dell’Impero. La Strada Consolare Aurelia, attribuita a Gaio Aurelio Cotta nel III secolo a.C., è un esempio significativo di questo approccio.

Il fatto che il percorso si estendesse lungo la costa tirrenica, raggiungendo la Liguria e successivamente le province mediterranee della Gallia e della Spagna, sottolinea l’importanza delle vie di comunicazione nell’espansione e nella gestione dell’Impero Romano.

Il Ponte di Via Roma presso il Porticciolo Turistico di Santa Marinella rappresenta un’opportunità unica per ammirare i resti monumentali di un ponte romano. Questi siti testimoniano l’abilità ingegneristica dei Romani nell’edificare strutture durature che hanno resistito al passare dei secoli.

È affascinante che oggi sia ancora possibile visitare e studiare queste testimonianze storiche direttamente sul luogo, offrendo un collegamento tangibile con il passato e con le attività quotidiane degli antichi Romani. Maggiori informazioni su ponte romano

Castello Odescalchi di Santa Marinella

CASTELLO ODESCALCHI – Il Castello Odescalchi sorge in un luogo intriso di storia, noto sin dall’antichità per le sue caratteristiche strategiche, paesaggistiche e naturali. La sua importanza risale all’epoca etrusca, quando la rada fungeva da scalo per le merci provenienti da Cartagine. Successivamente, durante l’epoca romana, l’insediamento prese il nome di Punicum e vide la costruzione di una sontuosa villa marittima appartenente al celebre giureconsulto Ulpiano.

Dopo la caduta dell’Impero Romano, nel XII secolo, fu eretta l’imponente torre normanna, che si erge ancora oggi, con l’obiettivo di difendere il litorale dalle incursioni piratesche. Questa torre, testimonianza tangibile della storia medievale, fu integrata nel 1567 in un sistema difensivo più ampio, in seguito a un editto di Pio V. Questo piano di difesa prevedeva la costruzione di torri analoghe lungo il litorale tirrenico, da Terracina a Porto Ercole.

Il Castello Odescalchi, quindi, rappresenta un connubio unico di stratificazioni storiche, incorporando elementi etruschi, romani, normanni e rinascimentali. La sua posizione strategica e la sua evoluzione nel corso dei secoli lo rendono un simbolo eloquente della storia e delle trasformazioni della regione. Oggi, il castello continua a essere una testimonianza suggestiva di un passato ricco di avvenimenti e di epoche diverse. www.castellosantamarinella.it

Il Castello di Santa Severa 
Il Castello di Santa Severa 

CASTELLO DI SANTA SEVERA –  L’intera area affonda le proprie origini in tempi molto antichi, infatti  il tratto di costa oggi corrispondente all’abitato di Santa Severa, è stato oggetto di una frequentazione plurimillenaria che risale al neolitico. A partire dal VII sec. a.C., in corrispondenza del promontorio oggi occupato dal Castello, fu fondata Pyrgi, espressione della potenza marittima di Caere, odierna Cerveteri, tra le maggiori del Mediterraneo.. Al VII secolo a. C. risale la costruzione di Pyrgi, uno dei più importanti scali commerciali del bacino del Mediterraneo e porto principale di Caere, l’attuale Cerveteri, in cui approdarono, nei secoli, oltre che gli etruschi, anche fenici, greci e cartaginesi. castellodisantasevera.it

Peschiera della villa delle Guardiole

PESCHIERA DELLA VILLA DELLE GUARDIOLE – Al Km 64,600 della SR Aurelia si trovano i resti della Villa delle Guardiole,era molto grande e copriva un’area di circa mezzo ettaro.  La struttura possedeva anche un impianto termale,le cui vasche sono ancora visibili. Opposte e appartenenti alla villa ,presso la foce del fosso delle Guardiole, sono poi due peschiere usate per l’allevamento del pesce. Oggi sono sommerse dal mare e visibili solo dall’alto o con la bassa marea. La prima è di forma  rettangolare con  un lato corto a forma di arco, la seconda è stata costruita su un precedente rudere di un porto, forse di epoca etrusca e/o comunque attinente alla fondazione di Castrun Novum nel III sec. a.C. Alla peschiera composta di due vasche era congiunto un muro di larghezza tra 1.5-2m che serviva da piccolo molo per le imbarcazioni. Tutta la struttura aveva le dimensioni di 65x60m, mentre la peschiera più grande, divisa internamente in cinque vasche misura 35×18.6m.

a Peschiera Romana di Punta della Vipera
La Peschiera Romana di Punta della Vipera

PESCHIERA ROMANA DI PUNTA DELLA VIPERA – Al km 66 della via Aurelia, in località Punta della Vipera, è riconoscibile una grande peschiera, in buone condizioni di conservazione, costruita su banchi di pietraforte affioranti sul livello del mare: uno dei più completi ed interessanti esempi di peschiera romana visibili lungo l’intero litorale tirrenico a nord di Roma. Si conserva un notevole bacino rettangolare, lungo m 48 e largo m 30, difeso dal mare da un molo frangiflutti in opera cementizia costituito da tre bracci ortogonali spessi circa 3 metri. peschiera romana

Parco Archeologico Urbano di Castrum Novum
Parco Archeologico Urbano di Castrum Novum

PARCO ARCHEOLOGICO URBANO DI CASTRUM NOVUM – Il Foro della città di Castrum Novum, situato strategicamente tra le due porte principali dell’abitato, rivela una grande piazza pavimentata di circa 25 metri, caratterizzata da basoli di calcare e circondata da un portico colonnato. Questo spazio ospita ambienti di probabile funzione pubblica, frequentati almeno fino al V secolo d.C. Nella pavimentazione, risalente forse alla prima epoca imperiale, emergono i resti del basamento di una grande struttura rettangolare in opera reticolata, attualmente oggetto di scavi in corso. I frammenti di capitelli corinzi compositi, colonne e rivestimenti in marmo testimoniano l’antica ricchezza della decorazione architettonica del complesso, destinato a ospitare diverse statue di dimensioni naturali e più grandi del vero, come evidenziato dai numerosi frammenti in marmo e bronzo rinvenuti nell’area di scavo.

Durante gli ultimi anni, sono stati riportati alla luce lunghi tratti delle mura urbane, con la scoperta dell’angolo orientale del castrum e della relativa porta Est. Un lungo tratto del decumano della città è stato esplorato, evidenziando la presenza di un portico con probabili tabernae e ambienti pubblici nelle vicinanze del foro. Settori della caserma e delle domus costruite sui resti del decumano sono stati esplorati, rivelando anche un possibile impianto termale. Attraverso prospezioni, è stata migliorata la comprensione della struttura del teatro situato all’angolo Nord Ovest del circuito murario, con la determinazione della sua estensione completa.

Questi ritrovamenti offrono un’importante testimonianza della lunga storia di Castrum Novum, che ha visto una frequentazione intensa dall’età del Neolitico fino all’epoca romana, culminando con la deduzione della colonia romana vissuta per circa ottocento anni. Il lavoro di ricerca è stato reso possibile grazie alla collaborazione di enti internazionali, studiosi, e volontari, con un impegno pluriennale che ha portato alla realizzazione del “Parco Archeologico Urbano di Castrum Novum”.

per maggiori informazioni : archeomedia.it , museosantasevera.it , visita a castrum novum